Da molti anni l'archeologia si avvale delle nuove tecnologie, soprattutto per quanto riguarda ricostruzioni virtuali e 3D: in questo ambito, l'uso di immagini olografiche è una tecnica sicuramente destinata a crescere. Gli ologrammi risultano particolarmente utili come sistemi di visualizzazione tridimensionale di ricostruzioni archeologiche, sia di oggetti che di edifici. Sebbene questa tecnica sia in uso sin dagli anni '60, sta conoscendo un periodo di rinnovata fortuna, specialmente in ambito medico, militare e in architettura.
La caratteristica principale di questo tipo di immagine è quella di fornire all'osservatore un'illusione di tridimensionalità. Un ologramma si ottiene impressionando con il laser una pellicola olografica che viene poi applicata ad una lastra in materiale plastico; è sufficiente proiettare su di essa un fascio di luce per far emergere l'immagine dal suo supporto e vederla a tre dimensioni. L' illusione ottica, particolarmente sorprendente, dà all'osservatore l'impressione di poter toccare un oggetto reale.
Proprio per la resa realistica e tridimensionale e la facilità di fruizione, l'uso di immagini olografiche si rivela particolarmente adatto per mostre e musei multimediali, nonché per fini didattici.
Sono significative, in questo senso, le esperienze di Monteleone di Spoleto e Postignano (vedi foto in basso): quest'ultima città ha ospitato - durante la mostra “La Biga di Monteleone di Spoleto: storia e restauro” (13 sett. - 31 ott. 2014) presso il Castello di Postignano - la ricostruzione olografica in scala ridotta del telaio del carro etrusco di Monteleone.
L'installazione olografica è stata realizzata da Studio ARCHITUTTO DESIGNER'S in collaborazione con Ceramicus - New York; il modello base è stato realizzato dall' Arch. Dalia Lamura, su indicazione della Dott.ssa Adriana Emiliozzi che ha curato il restauro dell' originale conservato al Metropolitan Museum of Art di New York; le successive elaborazioni per la stampa tridimensionale su lastra olografica sono state realizzate dallo Studio ARCHITUTTO DESIGNER'S.
L'ologramma del telaio del carro di Monteleone è in esposizione nel nuovo Museo del Territorio di Monteleone di Spoleto.
Foto della mostra “La Biga di Monteleone di Spoleto: storia e restauro”, Sala Mustafà, Castello di Postignano (13 sett. - 31 ott. 2014)
In esposizione per la prima volta una lastra olografica che rappresenta il tempio dell'Ara della Regina a Tarquinia, nella sua fase arcaica. La lastra offre due punti di vista diversi con lo stesso modello: da un lato si vede il modello intero con la copertura a tegole, dall'altro si vede l'interno del tempio e la sua struttura lignea di copertura. Inoltre è esposta una lastra ridotta che rappresenta il telaio della biga etrusca di Monteleone di Spoleto.
Presentati nuovi modelli 3D su lastre olografiche.
Lo studio ARCHITUTTO DESIGNER'S, in occasione della sua partecipazione a tourismA 2015 - Salone Internazionale dell'Archeologia (Firenze, Palazzo dei Congressi 20 - 22 febbraio 2015), ha presentato in esclusiva i nuovi modelli 3D stampati su lastre olografiche HOLOGAM system in collaborazione con CERAMICUS - New York.
L'apprezzamento da parte dei visitatori del Salone e dalla comunità scientifica è stato entusiasmante, con reazioni che spaziavano dallo stupore per la vista di un oggetto tridimensionale olografico, alla curiosità di capire come fosse stato realizzato.
I nuovi modelli su lastra sono tre:
Il primo rappresenta la resa olografica tridimensionale del tempio etrusco dell'Ara della Regina nella sua fase arcaica (tempio II). I resti dell'edificio sono oggetto di studio da parte dell'Università degli Studi di Milano - Dipartimento di Beni Culturali e Ambientali, sotto la direzione di M. Bonghi Jovino e G. Bagnasco Gianni (pubblicati in M. Bonghi Jovino, G. Bagnasco Gianni, Tarquinia - Il santuario dell'Ara della Regina. I templi arcaici, "L'ERMA" di BRETSCHNEIDER, Roma 2012);
Il secondo modello 3D rappresenta il telaio ligneo della biga etrusca ritrovata nel 1908 a Monteleone di Spoleto. Lo studio dei resti di questo carro, effettuato dalla dott.ssa Adriana Emiliozzi (C.N.R. di Roma), ha condotto alla ricostruzione del telaio ligneo che sosteneva le parti in bronzo, attualmente visibili al Metropolitan Museum of Art di New York.
Il terzo modello è una rappresentazione schematica del cesto di fichi raffigurato in un affresco di età romana, conservato presso la cd. Villa di Poppea ad Oplontis. Questo modello costituisce un esperimento effettuato dallo Studio ARCHITUTTO DESIGNER'S, ed un tentativo di rappresentazione tridimensionale di una raffigurazione parietale.
sistema di visualizzazione 3D su lastra olografica - Caratteristiche tecniche: scarica la brochure 492 KB
- Stampa olografica su pellicola con stampante laser di ultima generazione a partire da un modello tridimensionale fornito dal cliente, o realizzato da noi
- Si realizzano sia formati standard (da 195x255 mm a 600x850 mm) che formati fuori misura (su richiesta); i formati standard possono essere assemblati tra loro per raggiungere dimensioni maggiori
- La pellicola con stampa olografica può essere applicata sia su lastra rigida che su fogli in materiale plastico pieghevole; per le esposizioni, si consiglia tuttavia la stampa su lastra in materiale plastico alloggiata in superficie, a vista, su box di sostegno
- Il modello tridimensionale olografico può essere monocromatico o colorato; è possibile progettare anche una stampa multi-layer, ed avere fino a 12 livelli e viste diverse in uno stesso modello
- È possibile scegliere varie modalità di illuminazione e fruizione del modello: orizzontale, verticale, inclinata; la visione ottimale del modello olografico prevede illuminazione a LED.